Firefox ha più bug di IE e Safari messi insieme!

I ricercatori che si occupano di sicurezza informatica per conto di Secunia ne sono certi. Nel 2008 Firefox ha fatto registrare più bug di Internet Explorer e Safari messi insieme. Una notizia che dimostra – qualora ce ne fosse ancora bisogno – quanto siano infondate le voci che vogliono taluni software infinitamente meno soggetti alla nascita di pericolose falle di sicurezza rispetto ad altri (”open” o “closed source” che siano).
Le vulnerabilità scovate lo scorso anno nel browser del panda rosso sono state 115. Un numero quasi traumatico considerando il fatto che quelle scoperte in Internet Explorer sono state 31, che Safari si attesta su un “tranquillo” 32 e che Opera guarda tutti dall’alto con le sue sole 30 vulnerabilità (ma questo lo davamo un po’ tutti per scontato). Ad ogni modo, facendo a cazzotti con il numero di bug rilevati, c’è un elemento che volge incredibilmente a favore di Mozilla: la velocità con la quale vengono messe a posto le situazioni più disperate.

Anche per il suo essere mastodontica, Microsoft ci ha messo la bellezza di 110 giorni per rattoppare due delle falle più critiche del suo navigatore, attendendone addirittura 294 per mettere a posto un bug meno grave. Gli utenti di Firefox, invece, hanno dovuto attendere solo 43 dì per veder asfaltati i “buchi” più gravi del programma. Certo, anche loro hanno dovuto aspettare 86 giorni per il rilascio di talune patch, ma i tempi sono sempre stati più umani rispetto a quelli “biblici” necessari a Steve Ballmer e compagnia per combinare qualcosa.
Insomma, le vulnerabilità non sono tutte uguali, nessun browser può reputarsi “invincibile”, ma sui tempi di reazione dovrebbero darsi tutti una bella regolata. Lasciare gli utenti in balia di potenziali attacchi da remoto per un lasso di tempo troppo prolungato è un lusso che nessuna software house può – e deve – permettersi.
In attesa di conoscere le vostre preziose opinioni sulla questione, lasciateci incrociare le dita affinché il mai troppo imminente Firefox 3.5 sia realizzato con maggiore cura per quanto concerne la sicurezza. 115 vulnerabilità non sono uno scherzetto, insomma.

Windows 7: trovati 2.000 bug

Imperfezioni estetiche, crash, un’esperienza utente confusa, problemi di compatibilità, funzioni mancanti e tutto ciò che può essere identificato come “sgradevole”. Questa la definizione che Steven Sinofsky, vice presidente del Windows and Windows Live Engineering Group di Microsoft, dà al termine bug. Uno di quelli che più di ogni altro riesce a far spaventare il gruppo di Redmond (sì, qualche volta anche più di “antitrust”).
Digressioni enciclopediche a parte, oggi vogliamo parlarvi – tanto per cambiare – di Windows 7 e del suo cammino verso il debutto sul mercato. Pare infatti che Steve Ballmer e soci, a seguito della non troppo brillante figura fatta con l’affair Windows Vista, abbiano deciso di tenere molto in considerazione il parere degli utenti comuni in relazione al neonato sistema operativo, ormai da due mesi in circolazione per il beta testing.
Suggerimenti tramite e-mail, sondaggi e spulciatura dei post presenti nella blogosfera mondiale. Tutto è stato preso in considerazione da Sinofsky ed il suo staff, tanto che è stato lui stesso ad ammettere che sono stati trovati circa 2.000 bug in Seven. Bachi che verranno corretti nella versione definitiva del sistema.

Entrando maggiormente nel dettaglio, i rapporti analizzati dal gruppo di Redmond sono stati oltre 500.000, praticamente uno ogni 15 secondi… e no, non hanno messo dei babbuini ammaestrati ad analizzarli: con la loro intelligenza avrebbero rischiato di mettere a punto Windows 7 riscrivendolo da zero e ritardandone l’uscita. Il compito di analisi dei report è stato equamente suddiviso per circa 1000 dipendenti.
Tornando ai seri dati statistici, è stato dimostrato che il nuovo OS di Microsoft è in grado di far funzionare oltre dieci milioni di dispositivi, il 75% dei quali grazie esclusivamente ai driver integrati nel sistema. Il restante 25% comunque funziona, ma solo tramite l’installazione di apposito software proveniente dai produttori dell’hardware o dal servizio Windows Update (sempre sia lodato).
Insomma, la strada intrapresa sembra essere proprio quella giusta. Non fatevi spaventare dai numeri, 2.000 bug per un sistema operativo in fase beta non sono la fine del mondo. Anzi, più ne vengono scoperti in questo frangente e migliore sarà il prodotto che ci ritroveremo tra qualche mese preinstallato nei PC… anche in quelli degli utenti che di Seven non ne vogliono manco sentir parlare.

Il bug Firefox 3-Flash 9 ancora irrisolto, cerchiamo di capire il perchè

Uno dei problemi più fastidiosi di Firefox 3 è il bug con Flash che rende praticamente inutilizzabili quasi tutte le applicazioni sviluppate con questa tecnologia. Avevo già segnalato come risolvere il blocco dei video durante la visualizzazione, ma installare la beta di Flash 10 non è una soluzione ottimale in quanto molte applicazioni ancora non riconoscono questa versione, WordPress in primis.
Il bug è noto sia a Mozilla che ad Adobe. La prima nella persona di Mike Beltzner ha dichiarato di essere a conoscenza del bug e che molto probabilmente l’origine del bug è una comunicazione sbagliata tra il plugin e il browser.

Il problema nasce dal fatto che Flash è closed source a differenza di Firefox quindi il team di Adobe può controllare il codice di Firefox per vedere cosa c’è che non va mentre il contrario è impossibile.
Adobe ha dichiarato anch’essa di essere a conoscenza del bug ma non si sa ancora se questo è isolato a Flash 9 e Firefox 3. Questa situazione permette interessanti spunti di riflessione, primo su tutti, se anche Adobe rendeva consultabile il codice di Flash questo problema si sarebbe risolto molto presto, dato che ci sarebbero stati due team al lavoro.