Gakkatsu! anime commedia su strani argomenti per NHK in aprile

L’emittente pubblica nipponica NHK lancerà una nuova serie di corti, animati in Flash, intitolataGakkatsu!. Le prime 5 puntate, della serie da 25 episodi, andranno inonda prima su NHK Educational TV, tra il 20 e il 24 marzo, una puntata alla volta; mentre il 27 marzo andranno di nuovo in onda tutt’e 5 insieme in una versione unica; poi la serie verrà trasmessa interamente sul canale digitale 1seg 2 a partire dal 3 aprile.  Sul sito ufficiale è disponibile uno spot promozionale.

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La storia si incentra su una classe delle medie che come attività integrante del proprio programma di studi deve dibattere su i più disparati e strani argomenti. Nel primo episodio la rappresentante di classe Chiho Takachiho chiede ad un compagno di classe cosa sia il “pokkori”. Così ogni episodio da 5 minuti coprirà qualche bizzarra discussione.
L’animatore Rareko (Yawaraka Sensha, Chi-Sui Maru) dirigerà il progetto e ne curerà la colonna sonora e lo screenplay insieme a Kouta Fukihara.
Per quanto riguarda il cast di doppiagggio Miyuki Kawasho (Kekkaishi) interpreterà Chiho, mentreSota Arai (ruoli minori in One Piece, Black Rock Shooter) darà la voce al geniale Kuroda-kun, infineYōhei Azakami sarà lo studente Hiroshi-kun.

Fatality: Midway sull’orlo del fallimento

Midway ha 240 milioni di dollari di debiti ed è ad un passo dalla bancarotta. A darci la triste notizia è il Chicago Tribune.

La storica software house di Gorf, Galaga e Mortal Kombat, attiva sin da fine anni ‘50 con la produzione di flipper, sembra quindi condannata ad una fine ingloriosa se entro 50 giorni non riuscirà a pagare almeno 150 milioni di dollari ai suoi debitori.

Recentemente Midway è stata ferocemente criticata dai videogiocatori per aver sensibilmente edulcorato il nuovo Mortal Kombat vs. DC Universe, colpevole di non rispettare la tradizione di violenza a cui la serie ci aveva abituati sin dal 1993.

FONTE: gamesblog.it

Videogiochi: ecco quelli del momento

Pubblicato ad Massi

Forse nulla si rinnova e si modifica nell’ambito del gioco e dell’intrattenimento come i videogiochi. Ecco quelli che sfonderanno nei prossimi mesi.


HALIFAX


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Halifax sugli scudi, ancora una volta, con titoli veramente entusiasmanti. Partiamo da uno dei migliori giochi dell’anno, Condemned 2 (Sega), sequel dell’omonimo gioco e, tra l’altro, uno dei primi titoli ad essere mai apparso su Xbox 360.
Un ritorno che, innanzitutto, mette a frutto l’esperienza degli esordi e ne migliora ogni singolo aspetto. Il risultato? Un giocone. Tensione allo stato puro, nel vostro viaggio in luoghi oscuri, alla ricerca di serial killer e psicopatici; tensione e grande pathos, unita ad una scenografia di quelle che lasciano il segno.
Un noir thriller action impressionante.

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Di bellezza allo stato puro parliamo anche nel caso di Dark Sector (D3 Publisher), uno dei titoli che ha maggiormente impressionato nel 2008 videoludico.
Dark Sector apparentemente è uno sparatutto in prima persona, ma riesce a combinare quasi perfettamente (e non è facile) sia la tecnica degli Stealth game, sia gli elementi di survival horror. Tre generi che, se allineati nel giusto modo, non possono che mietere successi. Ed infati, Dark Sector è veramente una gioia per gli occhi, oltre che un gioco con una struttura molto importante e una trama densissima.

Impossibile non citare il titolo cinematografico/ludico del momento: Iron Man (Sega). È un titolo di ovvia impronta Marvel, ma con una grande attenzione per i particolari e per le capacità tecniche della console. Quindi ottima realizzazione e impersonificazione dell’Uomo di Ferro. Vivrete un’avventura direttamente nei suoi panni, potendo sviluppare grandi capacità di battaglia e potendo potenziare il proprio arsenale.
Titolo di alto livello.

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Tra i titoli che, sebbene non totalmente innovativi, hanno saputo trasmettere un grande interesse, in tempi recenti, dobbiamo citare Viking (Sega): un’avventura combattimento completamente immersa nel mondo dei vichinghi.
Inutile dire quanto, l’ambientazione particolare sia la spinta principale del gioco e dia, attraverso un free roaming ben studiato, la possibilità di apprezzare un contesto narrativo interessante. Dovete crescere come vichinghi e farvi strada nel difficile mondo di Asgard.

Immancabile anche il celeberrimo Final Fantasy XI (Square Enix) che, nella versione attualmente disponibile, comprende anche la bellissima e quarta espansione Wings Of The Goddes. Non c’è molto altra da aggiungere per uno dei titoli storici del mondo delle console, gioco di ruolo fantastico e così pieno di trama, di fantasia e di bellezza. Impossibile ignorarlo.

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Per gli amanti della strategia, invece, ecco pronto su di un piatto d’argento Supreme Commander (505 Games), celeberrimo gioco strategico per Pc finalmente approdato su console. Il gioco è stato modificato e customizzato per console, e il risultato è eccezionale. Più unità di combattimento e ottimo comparto di “disposizione”, che permettono di godersi le tattiche e le strategie in modo veramente completo. Impossibile infine non citare il grande titolo per PS3, pura storia del videogioco moderno, che risponde al nome di Metal Gear Solid. Il quarto capitolo, Guns Of Patriot è quello finale di una storia indistruttibile. Il gioco, oggi, al suo annunciato addio, è un piccolo capolavoro. Tanta azione stealth, e tanta straegia, mista ad azione, per quello che è destinato ad essere il blockbuster del momento.
Spionaggio ai massimi livelli possibili.

UBISOFT


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Ubisoft rilancia con un titolo destinato, finalmente, a spingere la Console next gen di casa Sony. Infatti, per il momento, Haze (Free Radical) uscirà solo per Playstation 3. E, per i non possessori del monolite nero, sarà veramente una prova difficile. La bellezza di Haze è veramente incredibile. Innanzitutto vive della garanzia di Free Radical, centrale di sviluppo di grandissimi sparatutto in prima persona. Ma non è questo il punto. Haze è concepito in maniera divina e sfrutta quasi interamente le potenzialità e l’assetto di Sony ma, soprattutto, può essere considerato l’autentica alternativa a Halo. Il gioco, pur in un’atmosfera leggermente diversa da quella di Master Chief, lo ricorda da vicino in più di un punto, con lo stesso ordine e la stessa frenesia.
Gioco bellissimo, veramente bellissimo, che non può mancare nella vostra ludoteca.

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Altrettanto bello e perfetto dal punto di vista azione/tattica, è Rainbow Six Vegas 2 (Ubisoft), ennesimo sequel di un gioco che cresce puntata dopo puntata. Tralasciando gli effetti scenici (granate e fumogeni sono assolutamente  spettacolari e fondamentali per l’applicazione durante il gioco; strumentazione ed equipaggiamento sono spettacolari, comprese le tre modalità di visione normale, infrarossi, termica) quello che impressiona in Rainbow Six è l’approccio tattico da utilizzare durante la conduzione del vostro team di battaglia.
Livelli di difficoltà ben calibrati e adrenalina per un gioco vincente!

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Per Nintendo Ds escono due titoli divertentissimi e adatti anche ai più piccoli. Il Mio Coach Arricchisco il Mio Vocabolario e Il Mio Coach Controllo il Mio Peso (Ubisoft). Nel primo avrete la possibilità d’interagire con le parole ed imparare le corrette dizioni delle parole ed arricchire, giocoforza, il vostro lessico. Nel secondo, invece, creato pensate con l’ausilio di un team di nutrizionisti e di personal trainer, vi permetterà di impostare peso e stile di vita, e di pianificare una vita più sana attraverso programmi di allenamento, pedometri e indici BMI. Un titolo che andrà sicuramente a ruba.
Ghost Recon Legacy Edition, invece, è la riedizione aggiornata del grandioso gioco legato a Tom Clancy, e che in questa versione racchiude tutti gli add disponibili su Xbox Live. Per chi non l’avesse ancora acquistato, è un passaggio obbligatorio.
Di Lost (Ubisoft Montreal) abbiamo già parlato abbondantemente, ma in questo volo radente sulle novità nel mondo dei videogiochi, non possiamo non citare un franchising ben riuscito di una serie Tv Cult. Chiudiamo la carrellata con Victorious Boxer Challenge per Wii (Xseed), che introduce il mondo della Box su console Nintendo con entusiasmo e divertimento, come per ogni titolo della Big N

UNIVERSAL VIVENDI


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Grande titolo e franchising del film, esce finalmente per quelli di Sierra, The Bourne Conspiracy. Il film è arrivato al primo capitolo, il gioco vede il suo esordio in grande stile sulle console di nuova generazione. La specularità rispetto alla quantità d’azione del film è a tratti abbagliante e di certo non mancano i momenti di pura gioia videoludica. Grande azione, personaggi caratterizzati in modo assolutamente convincente: diciamo che, nel paragone, The Bourne Conspiracy batte Kane And Lynch Dead Men, dieci a zero. Anche in tutte le fasi di shooting selvaggio e di combattimento all’ultimo respiro, il gioco gira e regge molto bene.

ATARI


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Per Atari esce uno dei giochi più attesi dell’anno: Alone In The Dark. Innanzitutto, brevi cenni storici: Alone in The Dark è uno dei più antichi e longevi surival horror/adventure della storia del mondo dei videogiochi. Ancor prima di Resident Evil, e in modo parzialmente diverso, ha introdotto l’orrore nel mondo delle console, con alcuni episodi veramente degni di nota. E questo ha fatto in modo che, intorno ad Alone In The Dark, ci fossero gli occhi di tutti i veri amanti del brivido virtuale. Metteteci qualche ritardo di troppo e molti annunci, ed ecco che l’Hype intorno a AITD è schizzato alle stelle. Chi ha assistito alle preview di gioco, si è potuto rendere conto del livello pazzesco di un titolo che, ufficialmente, lancia il guanto di sfida a Resident Evil e al (per ora) defunto Silent Hill (anche se, c’è da scommetterci, Silenti Hill tornerà molto presto). Ebbene, Alone In The dark in versione Next gen è qualcosa di semplicemente mostruoso. C’è terrore ovunque, splendide regie e inquadrature “nel nero”, una sensazione di dramma imminente continuo e, soprattutto, la grande capacità di sviluppare una trama alla King/Barker.
Nel gioco investigherete in una mansion completamente immersa nel mistero, e avrete la possibilità d’interagire alla grande con oggetti ed ambiente.
Un gioiello.

NINTENDO


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Non può mancare alle celebrazioni del giorno dei Videogiochi, casa Nintendo. Non può in alcun modo, avendo a suo modo contrassegnato epoche diverse con la stessa grandissima forza. Oggi, lo sappiamo tutti, Wii significa rivoluzione, significa interazione corpo-videogioco. E a rimarcare una supremazia TOTALE, in quest’ambito, esce Family Ski, il primo gioco di sci interattivo, che può essere utilizzato anche tramite la Wii Balance Board (la pedana per il fitness, creata da quei geni di Nintendo) per un effetto di vera sciata incredibile. In Family Sky potete cimentarvi in prove sciistiche, dallo spazzaneve alle discese liberi, immersi completamente in un resort sciistico. Inutile dire che il divertimento è assicurato e il coinvolgimento globale!.

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Sempre da nintendo, questa volta per il mitico Ds, esce un sequel divertentissimo, quello di Ace Attorney, il gioco degli avvocati. Questa volta si chiama Apollo Justice, e come al solito vi troverete ad indagare in casi irrisolvibili, nelle vesti di un avvocato astuto e vincente. Stupendo, come tutti i suoi predecessori.
E per non tacere del divertimento, impossibile tralasciare Mario Kart, venduto unitamente (ovviamente a scelta) con il Wii Wheel, il volante che permette di giocare direttamente con la “simulazione reale autoveicoli”, al grande gioco di Supermario. Ora, se Mario Kart da solo era incredibile, immaginate con il Wii Wheel!

MICROSOFT


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A parere del sottoscritto, uno dei migliori giochi della stagione, in assoluto, è Lost Odyssey. Impossibile descrivere a parole l’atmosfera di questo fantastico gioco che è, a tutti gli effetti, il vero erede di Final Fantasy e forse è qualcosa di più.
Lost Odyessy è un gioco di ruolo meraviglioso, vastissimo, anche molto lungo. Innanzitutto è una grande fiaba videoludico, quasi una narrazione drammatico fabulesca de Il Signore Degli Anelli, ma con molta più “orientalità”. Insomma, una gemma nipponica di stesura e narrativa. Ma non si fermano qui le grandi qualità del gioco. L’interazione e la capacità di sviluppare abilità di gioco (cosa fondamentale per un RPG) è veramente ai massimi livelli possibili, e dimostra uno studio quasi maniacale per i dettagli. Risultato? Un’avventura senza sosta, un gioco che vi rapirà come ben pochi altri al mondo.

THQ

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Il motocross è un genere sicuramente poco “sviluppato” su console, ed è un vero peccato, vista la bellezza dello sport e le grandi risposte in termini di vendita, dei giochi “motorizzati”. Ci pensa Thq con un gioco veramente pregevole, naturale evoluzione di una serie nata addirittura per Playstation One, e che oggi si rivela in tutta la sua bellezza su console next gen. Mx vs Atv Untamed, mette a confronto due  mondi, quello delle moto da cross e degli Atv, in modo molto intelligente e ben studiato. Fantastiche le gare Indoor, ancor più interessanti quelle Outdoor. A tutto gas verso un’esperienza di gioco decisamente intrigante. E sempre Thq, ma ne avevamo già parlato, scende in campo con uno sparatutto veramente degno di nota:Frontlines Fuel Of War, è il classico sparatutto realizzato per un’esperienza di gioco immediata e avvincente. C’è poco da riflettere. C’è da correre, viaggiare in copertura, uscire allo scoperto e sparare, e ritrarsi. Bellissima l’interazione con diversi veicoli da combattimento (non ultimo un potentissimo tank).  Il tutto in un mondo “estetico” pari al miglior Ghost Recon. Insomma: da avere.

ACTIVISION

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Una serie che è iniziata quasi sottotono, e magari senza troppe pretese, ma che è diventata un culto assoluto, è quella che vede associato il nome dei Lego a quello di notissimo film cult. I Preziosi mattoncini colorati, alla base di ogni adolescenza (almeno fino a quindici anni fa) affrontarono anche la saga di Guerre Stellar, con Lego Star Wars, uscendone vincenti. Da lì la diffusione del culto delle Lego Series. Che oggi toccano anche il mito intramontabile del vecchio, ma sempre affascinante, Indy. Lego Indiana Jones (Lucas Art) è incredibile, credetemi. È un divertimento assicurato. È bellissimo vedere i mattoncini Lego cimentarsi nelle gesta di Indiana Jones, saltando, scalando, nuotando. E riuscendo a dare una sensazione di gioco molto reale.
Ennesimo esperimento ben riuscito, e per tutta la famiglia.

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E, per concludere, direi immancabile anche le due nuove “missioni” per il gioco/intrattenimento del quinquennio. Guitar Hero, che ormai è diventato un simbolo assoluto, ed ha travalicato i confini  del mondo dei videogames per divenire, senza mezzi termini, un fenomeno sociale, ha due nuove puntate, assolutamente impedibili. Si parte con Guitar Hero Aerosmith che, per la  prima parte nella storia del gioco, dedica un’applicazione interamente ad una band. Anzi, ad una delle più grandi band della storia del rock. E’ bellissima anche l’idea di ricreare la scalata al successo del gruppo, partendo dal primo concerto tenuto nella loro storia. Esperienza incredibile, veramente incredibile. Ancor più incredibile è Guitar Hero on Tour. Perché on tour? Semplicemente perché, dall’uscita del gioco, sarà possibile godere di Guitar Hero anche per console portatile. Un jack che collega direttamente al Nintendo Ds, una stilo a forma di plettro per poter pizzicare le corde, ed un lotto di canzoni nuove per esercitarsi. Inutile dire che ormai è Guitar Hero mania!


E per concludere…

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Tre titoli in coda, di sicuro interesse per gli amanti di Pc e console. Per i primi, assolutamente doveroso segnalare Worldshift (Playlogic) un ottimo gioco di strategia in tempo reale, con un’ancor più collaudata modalità on line.
Ben calibrato e ben sviluppato.
Avventura in puro stile Fx Studio per Jack Keane al riscatto dell’impero Britannico, avventura grafica in puro stile Monkey Island e Runaway. Ambientato in un’isola e divertente come pochi altri giochi. Non pretende chissà che, ma è in grado di catalizzare davanti al monitor del Pc.
In uscita, invece, per gli amanti della console, il terzo capitolo di Top Spin (Top Spin 3) che i tipi di Take 2 rilasciano sul mercato con la consapevolezza di essere autentici leader nel settore del gioco del Tennis. Ammettiamolo: Top Spin 3 non ha rivali. Il miglior gioco di tennis di sempre, preciso, graficamente molto bello e soprattutto studiatissimo per quanto riguarda la gestione “colpi e campo di gioco”. Entusiasmante la modalità carriera. Insomma, da prendere a scatola chiusa.

FONTE: wuz.it

I videogiochi e la loro filosofia: intervista a Matteo Bittanti

Pubblicato da Massi

Ricercatore accademico svolge attività di ricerca presso la Stanford University e presso la University of California Berkeley. Insegna Digital Game Culture presso il California College of the Arts a San Francisco.

Il videogioco ha modificato le modalità di divertimento di molte persone
introducendo nuovi meccanismi psicologici, secondo te, quali?

Il videogame è una macchina della felicità: è appositamente sviluppato per soddisfare il giocatore per mezzo di una gratificazione instantanea.
L’ideale ludico è fortemente meritocratico: se sei bravo, fai strada. Non contano conoscenze, amicizie e raccomandazioni. I videogiochi producono endorfine e riducono i livelli di stress, ansia ed irritabilità. Non dimentichiamo che la prassi videoludica è performativa: richiede abilità, dedizione, pratica. Il videogame si colloca a metà strada tra lo sport e la danza, tra la narrazione e l’esplorazione. Quello che mi affascina di questo medium è che contiene tutti i linguaggi e i codici degli altri, ma non è per questo una forma espressiva inferiore o “minore”. L’errore da evitare è
di applicare al videogame i criteri qualitativi dei media tradizionali, analogici e lineari.


La finalità primaria nella costruzione di un videogioco è ludica?

In molti casi, il ludico è semplicemente un pretesto per socializzare.
Non andiamo al ristorante semplicemente per nutrirci, ma per godere della
compagnia delle persone a cui vogliamo bene e/o che troviamo particolarmente
interessanti. Analogamente, il videogame e’ un potente canale di socializzazione, un catalizzatore di interessi e di passioni. Sfortunatamente, i mass media che notoriamente hanno una scarsa dimestichezza con il medium perdono di vista il potenziale didattico, sociale e culturale del ludus digitale per concentrarsi esclusivamente sugli aspetti più rocamboleschi e grotteschi in questo senso, il baccano intorno a Grand Theft Auto IV di questi giorni mi pare esemplare. Credo che
giornalisti, opinionisti e intellettuali farebbero meglio a documentarsi meglio prima di lanciare allarmismi immotivati. Basterebbe semplicemente osservare i giovani alle prese con i videogame: un minimo di etnografia ci aiuterebbe a spazzare via la disinformazione che intasa i giornali e le televisioni. Infine, non dimentichiamo che il game è anche un dispositivo didattico: come spiega James Paul Gee, il giocare è una forma di apprendimento. Ogni videogioco richiede che l’utente acquisti familiarità con un nuovo mondo, un nuovo linguaggio, una nuova interfaccia. Non mi sorprende che molti trovino i videogiochi frustranti: la soglia di ingresso è generalmente più alta rispetto ad altri media, televisione in primis.

Come spesso viene detto il videogioco isola nell’individualità il giocatore, ma internet oggi offre invece possibilità di gruppo, collettive, di partecipazione. Quali dei due aspetti sottolineeresti?

L’idea che il videogioco isoli il soggetto è priva di fondamento e di riscontri empirici. Il videogioco, semmai, avvicina e unisce differenti culture, tanto nelle modalità individuali quanto nelle sue declinazioni collettive. L’esperienza di gioco è rumorosa, coinvolgente, trascinante: provate a confrontare la prassi di visione di un film con una sessione di gioco. Lo spettatore di una pellicola è immobilizzato per due ore, in
silenzio, in una stanza buia. Il giocatore, invece, ride, scherza, si muove
insieme ai suoi compagni di gioco. Qual è l’esperienza più alienante e
scorporata? Quella cinematografica o quella videoludica? E come sottolinea
Steven Johnson, non c’è niente di più “isolante” della lettura di un libro, ma dato che la nostra cultura è ancora rigidamente verbocentrica anziché visuale, il primato intellettuale viene tuttora assegnato alla parola scritta, mentre l’immagine videoludica viene  spesso ostracizzata a priori.

FONTE: wuz.it

SECONDA EDIZIONE DEL TROFEO EUROPEO DI VIDEOGAME PACKARD BELL IPOWERGAMES

Pubblicato da Massi

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Gli ipowergames 2008, il torneo di videogiochi creato da Packard Bell per gli appassionati di tutta Europa, si svolgono in otto Paesi europei: Italia, Germania, Belgio, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svizzera.

Il Packard Bell Trophy torna per la seconda edizione dopo le finali di Lisbona (Portogallo) dell’agosto 2007, che hanno visto il trionfo della squadra tedesca in tutte le discipline.

Gli ipowergames 2008 saranno ospitati da uno dei templi dello sport e dell’intrattenimento, il Palais Omnisports di Parigi Bercy, in occasione del Paris Gaming Show dal 4 al 6 luglio prossimi. La finale sarà trasmessa su alcuni megaschermi a Bercy. Ma prima i videogiocatori degli otto Paesi partecipanti dovranno ottenere la qualificazione attraverso una serie di tornei nazionali online e offline.

Il Trofeo ipowergames 2008 è aperto a tutti i giocatori, dilettanti e professionisti. Un’opportunità unica per i giocatori più forti e più motivati di competere per il titolo europeo nelle migliori condizioni di gioco possibili, davanti a migliaia di spettatori.

L’iniziativa degli ipowergames 2008 ruota attorno al famoso “Packard Bell ipower”, il PC ufficiale della “Electronic Sports World Cup” (ESWC) e del Paris Gaming Show. Gli ipowergames 2008 si propongono come un evento spettacolare di grande richiamo che rispecchia lo spirito degli ipower, potenti macchine da gioco studiate specificamente per i videogiocatori che cercano le migliori prestazioni.

“Packard Bell è molto attenta a rispondere alle esigenze dei videogiocatori e a offrire loro un torneo impegnativo e rispettato,” ha dichiarato Hugues Gontier, Marketing & Communication Director Europe di Packard Bell. “Gli ipowergames 2008 sono un evento a livello europeo e un’occasione per scambiare opinioni con gli appassionati di videogame, in modo da poter realizzare prodotti che soddisfino le loro attese”.

Sono due i videogiochi multigiocatore con un folto pubblico di appassionati scelti per gli ipowergames 2008: “Call of Duty 4”, un gioco d’azione sviluppato da Infinity Wards e pubblicato da Activision – e “Race 07”, una simulazione di corse realizzata da Simbin. A partire da oggi, su www.ipowergames.net sono disponibili tutti i dettagli sulle qualificazioni nazionali in Italia, Belgio e Svizzera e i moduli di iscrizione per partecipare ai turni preliminari. I 56 campioni nazionali (una squadra di 5 giocatori per COD4 e due piloti per Race07 da ogni Paese) saranno ospiti di Packard Bell alla tre giorni di Parigi per partecipare alle finali degli ipowergames 2008 sul palco principale di Parigi-Bercy durante il Paris Gaming Show.

Date del torneo:

Iscrizione e qualificche ai tornei online Da martedì 20 maggio a venerdì 20 giugno
In Italia le qualifiche si svolgeranno on line in collaborazione con Mediaworld, Saturn, Intel e Driving Italia.
Finali nazionali lunedì 23 giugno
Finali ipowergames Da venerdì 4 luglio a domenica 6 luglio a Parigi-Bercy

Highlights!

Switch update: dai Cat 500 ai Cat 4000

Pubblicato il quarto video approfondimento gratuito da CISCO per gli utenti di DMO

Coprotagonisti delle reti IP sono senz’altro gli switch che permettono il collegamento fisico degli apparati di ogni rete.
Il seminario ha l’obiettivo di individuare le caratteristiche che un tempo erano ad esclusivo appannaggio dei router e che oggi, invece, pervadendo tutti gli elementi di rete, devono essere presenti anche negli switch. Si parte dalla classica funzionalità di connessione per arrivare alla qualità del servizio, alla sicurezza, al routing stesso.
Durante il seminario saranno esaminate con maggior dettaglio quelle famiglie di prodotti Cisco che, ferme restando le funzionalità, si prestano maggiormente per la proposizione nel mercato PMI.

Clicca qui per assistere gratuitamente al Webinar preregistrato oppure per scaricarlo sul tuo Pc!

FONTE: datamanager.it

Videogame,in Italia è boom:in 2007 5 console e 34 titoli minuto

Pubblicato da Massi

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MILANO (Reuters) – 5 console e 34 videogiochi venduti in media al minuto per tutto il 2007: il bilancio del settore dei videogiochi relativo all’anno appena trascorso è in controtendenza con il rallentamento dei consumi delle famiglie italiane, dato che è cresciuto quasi del 40% rispetto al 2006, grazie soprattutto alle consolle di ultima generazione come Playstation 3 di Sony e Wii di Nintendo.

E’ questo lo spaccato offerto dal Rapporto Annuale 2007 sullo Stato dell’Industria Videoludica in Italia elaborato dall’Aesvi (Associazione editori software videoludico italiana) sulla base dei dati relativi al 2007, presentato oggi a Milano.

“Nell’anno appena trascorso l’industria del videogioco si è confermata tra i protagonisti del settore dell’intrattenimento. Dalle console di nuova generazione alle tipologie di videogiochi, dalle modalità di distribuzione all’ampliamento del target dei consumatori, il mercato si è sviluppato secondo una parola d’ordine univoca: espansione”, spiega il presidente dell’Aesvi Andrea Persegati.

I dati dell’associazione parlano chiaro: il mercato ha realizzato nel 2007 un volume d’affari di oltre 1 miliardo di euro, con un tasso di crescita record del +39,9% rispetto al 2006.

A trainare lo sviluppo, secondo il rapporto, il lancio delle consolle di nuova generazione che hanno riscontrato un notevole successo di pubblico e dato impulso alle vendite dei titoli realizzati per esse.

Sono state infatti 2.374.057 le consolle acquistate dagli italiani l’anno scorso, 5 al minuto, il 48,1% in più che nel 2006, grazie soprattutto all’affermazione di Nintendo Wii lanciata a fine 2006 e al lancio di Sony Playstation 3 agli inizi del 2007.

Il grande successo che hanno riscontrato ha avuto un forte impatto anche sulla vendita dei titoli: i videogiochi per console hanno rappresentato l’80,8% in volume e l’88,6% in valore delle vendite totali di titoli, che secondo il rapporto nel 2007 sono state di quasi 18 milioni per un volume d’affari di circa mezzo miliardo di euro.

La passione degli italiani per il calcio ha confermato la sua forza anche nel mondo dei videogiochi: il rapporto spiega che nella classifica dei titoli più venduti nel 2007 troviamo alle prime posizioni gli ultimi episodi delle fortunate serie Pro Evolution Soccer e Fifa, anche se hanno venduto molto anche quelli legati al mondo del cinema, della televisione e dei fumetti come Spiderman 3, Harry Potter e l’Ordine della Fenice, Shreck Terzo, Pokemon e The Simpsons.

Il dato più significativo però secondo il rapporto è l’aumento delle vendite dei videogiochi adatti ad ogni età rispetto a quelli destinati ad un pubblico adulto.

“Se si guarda ai dati di mercato, gli orientamenti dei consumatori italiani affermano un’immagine del videogioco come intrattenimento per tutta la famiglia”, spiega Persegati.

Le vendite dei videogiochi PEGI 3+ (adatti ad persone di tre anni e oltre) sono infatti cresciute di quasi 10 punti percentuali passando dal 24% del 2006 al 33% del 2007, mentre quelli destinati ad un pubblico adulto (PEGI 18+) ricoprono ancora una fascia residuale del mercato, solo il 4% delle vendite complessive.

Unica nota stonata, secondo l’Aesvi, è che l’Italia non ha colmato il gap rispetto ai maggiori paesi europei: mentre da noi sono circa il 34% – 8 milioni – le famiglie che possiedono una consolle, in altri paesi europei la percentuale si avvicina al 50%.

Ma Persegati è ottimista: “Anche se il mercato in Italia è ancora in ritardo rispetto all’Europa, le prospettive per lo sviluppo futuro sono più che positive”, spiega.

“L’industria videoludica continuerà a sorprendere nel 2008: più videogiochi per tutti i supporti, più modi nuovi di vivere l’esperienza di gioco, più informazione e responsabilità sociale verso la famiglia. Assumendo un ruolo che ormai è sempre più il suo: un leader responsabile nel settore dell’intrattenimento”.

FONTE: borsaitaliana.reuters.it

Pediatria: l’esperto, allarme danni alla schiena da videogame

Pubblicato da Massi

Roma, 9 apr. (Adnkronos Salute) – Ore e ore incollati ai videogiochi possono alterare la postura e provocare danni, anche seri, a muscoli e colonna. E i più a rischio sono bambini e adolescenti: la posizione innaturale assunta durante le ‘maratone’ alla consolle può causare problemi, soprattutto nelle fasi della crescita. L’allarme arriva da Alessandro Beraldi, odontoiatra specializzato in Posturologia e gnatologia clinica e consulente del reparto di Posturologia sportiva dell’Università di Milano Bicocca.
“Il 40% dei miei pazienti con problemi posturali ha meno di diciotto anni e, tra questi, una percentuale sempre maggiore lamenta danni da videogioco: nel 10% dei casi – spiega lo specialista – il videogioco è fattore primario, in un altro 25% videogame, computer, televisione e vita sedentaria sono cofattori di assoluta importanza”. I dati parlano chiaro. Secondo una recente indagine Istat, il 71% delle famiglie con almeno un minorenne possiede il personal computer, senza contare chi usa consolle diverse. Si stima che bambini e ragazzi che usano il pc siano quasi tre milioni, con un picco di utilizzo tra i 15 e i 19 anni (oltre il 77%).
Combattere mostri e guerre virtuali, guidare macchine e vincere campionati stando rigorosamente seduti davanti a un monitor, “porta ad assumere una posizione caratteristica e facilmente riconoscibile”, dice Beraldi: testa protesa, iperlordosi (ossia un’eccessiva curvatura) del collo e mandibola indietro. “A lungo andare questo comportamento cronicizza le alterazioni della curvatura della colonna, provoca dolori muscolari, è causa di problemi di occlusione della bocca – afferma lo specialista – Per questo è importante correggere i disturbi con degli attivatori che modifichino lo schema posturale e occlusale, aiutando anche ad educare alla respirazione”.
La terapia è piuttosto impegnativa: prevede un comportamento attivo del paziente. Ma è risolutiva, e “vivamente consigliata per i ragazzi: fino a 10 anni si ottengono risultati definitivi in breve tempo (sei mesi) – prosegue l’esperto – mentre più si va avanti con l’età, più i tempi si dilatano. Quando il processo di crescita finisce, invece, i benefici, anche se evidenti, possono essere solo parziali e spesso gli adulti devono ‘accontentarsi’ di un bite, che si limita però a tamponare il danno posturale”. Già nel 2004 gli scienziati del Karolinska Institute avevano puntato il dito contro l’industria dei videogiochi e del divertimento in genere, considerata colpevole di incollare i giovani su una sedia togliendo tempo all’attività fisica.
Secondo i ricercatori svedesi, inoltre, i videogame violenti, i più gettonati dai ragazzi, potevano indurre a comportamenti aggressivi e a volte criminali. “Ma le ore davanti al computer – conclude Beraldi – non solo possono causare danni alla linea e alla vita sociale, ma anche al fisico” e in particolare a muscoli e schiena.

FONTE: adnkronos.com

Meglio un videogame della “solita musica”

Pubblicato da Massi

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Il canale dei videogiochi come alternativa per case discografiche e artisti al costante calo di vendite nel settore della musica? Da tempo se ne parla e alcuni, tra major e musicisti, hanno già sondato questa via con un certo successo. Ma un’indagine svolta negli Stati Uniti dalla società di ricerca Npd non sembra lasciare più dubbi sulla strada da intraprendere: nel 2007 la vendita di videogiochi è triplicata mentre la spesa per Cd è diminuita del 10% e quella per i Dvd video è rimasta invariata.

Secondo Npd questo risultato dipenderebbe in primo luogo dal fatto che tra i principali fruitori di videogame, Cd e Dvd ci siano i giovanissimi, i quali hanno solitamente un budget limitato. E, data la facile reperibilità tramite il P2P delle canzoni dei propri idoli o degli ultimi film in uscita, stanno sempre più indirizzando verso i videogiochi gli investimenti in precedenza destinati a musica e Dvd.

Soprattutto verso il mondo delle console, che nel mese di febbraio negli Usa sono andate letteralmente “a ruba”, nell’attesa dei lanci di software previsti per lo scorso marzo: il giro d’affari dell’hardware ha fatto registrare +19%, con in testa nelle vendite Nintendo DS (587.600 unità), seguito dalla Wii (432.000) e dalla Xbox 360 (254.600). Da sottolineare che, nonostante l’età, la Playstation 2 mantiene un ritmo di vendita superiore a quello della Ps3: 351.800 le unità vendute della prima e 280.800 quelle della seconda. Software compreso, il giro d’affari ha raggiunto 1,33 miliardi di dollari, che sono equivalsi a un aumento del 34% su base mensile.

Relativamente all’Europa, il dato più eclatante del rapporto tra vendite di videogiochi e di musica arriva dalla Gran Bretagna, Paese che in più di un’occasione ha fatto da apripista per ciò che poi sarebbe accaduto a livello continentale. Bene, Oltremanica le vendite di videogame nel 2007 hanno già superatro quelle dei prodotti musicali, minacciando addirittura il primato detenuto dai Dvd video.

I dati raccolti dall’Entertainment Retailers Association, l’associazione dei rivenditori di prodotti di intrattenimento inglesi, riportano che lo scorso anno il giro d’affari dei giochi venduti nei negozi è stato pari a 1.719 sterline (+26%), contro 1.417 sterline (-14%) del mercato musicale e 2.164 sterline (+1%) dei Dvd.

È sicuro che in questi risultati la pirateria giochi un ruolo importante e nettamente sfavorevole al settore della musica, però va anche evidenziato che in testa alle vendite dell’hardware ci sono prodotti come Nintendo DS e Wii, console che hanno saputo attrarre un nuovo pubblico.

Parliamo dei casual gamer, che annoverano persone non più giovani e le donne, utenti sinora piuttosto trascurati dai tradizionali videogame e che invece si sono lasciati affascinare da una serie di nuovi titoli, primi fra tutti quelli volti a tenere in forma il cervello, dando vita in un paio d’anni a un mercato da 225 milioni di dollari. Forse anche loro più che nella “solita musica” preferiscono investire in un po’ di nuova e salutare forma di distrazione.

FONTE: 01net.it

Gb: “Presto scritta sui videogames

Pubblicato da Massi

FONTE: lastampa.it

sperta propone una campagna informativa simile a quella contro fumo
ROMA
“Alcuni videogames nuociono gravemente alla salute”. Questo o altri messaggi simili a quelli che si trovano sui pacchetti delle sigarette potrebbero presto trovarsi sulle confezioni dei video giochi venduti in Gran Bretagna, scrive il Times.

È la proposta che scaturisce da un report commissionato dal governo britannico – in risposta alle ansie crescenti dei genitori sui rischi di internet e videogames – e redatto da Tanya Byron, psicologa infantile famosa sulle emittenti britanniche e collaboratrice del giornale britannico.

«I genitori hanno paura a lasciar uscire i bambini così li tengono a casa ma danno loro la possibilità di incappare in rischi on line», dice l’esperta che propone una campagna informativa per genitori, insegnanti e bambini per trarre il maggior profitto dal mondo digitale senza alcun rischio.

È essenziale, secondo Byron, indicare sulle confezioni di ogni gioco l’età minima richiesta, i contenuti e le eventuali controindicazioni. I negozianti poi dovranno assolutamente rispettare i limiti d’età al momento di vendita e i genitori farebbero meglio a tenere il computer in soggiorno piuttosto che nella camera da letto del figlio.

Esistono già alcuni sistemi di classificazione, dice Byron, sia britannico che europeo, ma sono inefficaci perché troppo confusi nella simbologia delle indicazioni e spesso si limitano a indicare solo i contenuti con scene di sesso o di violenza estreme.

No More Heroes, tra opera punk e videogame

Pubblicato da Massi

Spettinato ma con stile, lenti gialle per occhiali a goccia, giubbotto di pelle rossa e t-shirt ocra tappezzata di ideogrammi giapponesi. Quando il gioco comincia, il protagonista è sul water del No More Heroes, il motel dove alloggia. Si abbottona i jeans consumati ad arte, tira lo sciacquone e va in salotto. E questo è solo l’inizio.

Del resto dal creatore di Killer 7, gioco cult del 2005, era lecito aspettarsi di tutto. Il suo nome? Goichi Suda, o meglio Suda 51 (in giapponese infatti “go” significa cinque e “ichi” uno). Un ex becchino fissato con il wrestling messicano, ora a capo del team Grasshopper Manufacture, che nella vita ha una sola missione: portare i videogame a un livello espressivo superiore. Senza stare troppo a preoccuparsi delle tante produzioni simil-hollywoodiane da milioni di euro. Perché quelle sono capaci solo di tirar fuori sequel sempre uguali e alla fine i giocatori non potranno far altro che avvicinarsi ai “videogame punk”, come li chiama Suda 51. Giochi a basso budget e con una grande voglia di stupire e lanciare messaggi non banali. Basta dare un’occhiata a No More Heroes per rendersene conto.

Ambientato nella città fittizia di Santa Destroy, California, racconta la storia di Travis Touchdown, un tipo squattrinato che acquista su un’asta online una beam katana, sorta di spada laser. E quasi per caso si ritrova a competere per diventare il miglior killer del mondo. Dichiaratamente ispirato a El Topo, film del 1970 del nostro Alejandro Jodorowsky, il gioco vede Travis impegnato in duelli all’ultimo sangue con gli altri assassini della “top 10”. Ma soprattutto con un’infinita serie di incarichi di basso profilo utili a mettere insieme il denaro necessario per salire di rango e pagare gli informatori, tra cui la misteriosa Sylvia Christel. Non è un caso se la femme fatale del gioco si chiama come la protagonista di Emmanuelle: tutto il gioco è un concentrato di citazioni.

Dalla musica che accompagna gli allenamenti di Travis, che fa il verso a Eye Of The Tiger dei Survivor, sino ai nomi degli avversari, tra cui figura un certo Helter Skelter. Raccogliere noci di cocco, eliminare i rifiuti che intasano le strade della città, tosare l’erba, cancellare i graffiti, lavorare presso un distributore di benzina: nessun compito è troppo faticoso per il non eroico protagonista. La città si esplora liberamente a piedi o a bordo di una moto futuribile e basta raggiungere uno dei punti di interesse ben visibili sulla mappa per iniziare le missioni. Cosa che ricorda parecchio Grand Theft Auto, anche se Suda ha spesso precisato che l’influenza deriva più da giochi come Jet Set Radio e Shenmue. Titoli dove l’ambientazione è meno vasta e l’attenzione è tutta su storia e personaggi.

Tornando al denaro, accumularlo in No More Heroes significa anche poter acquistare potenziamenti per la spada, imparare nuove mosse e soprattutto comprare capi d’abbigliamento che servono a personalizzare l’aspetto di Travis. Non solo: si possono anche acquistare video musicali da guardare sulla tv del salotto. Piccolo micromondo che rimanda senza troppi complimenti all’universo degli otaku giapponesi (maniaci di animazione e manga), pieno zeppo di poster, action figures e toys sugli scaffali. C’è persino un gatto che sonnecchia sul sofa e con cui si può interagire. Le soste a casa servono per allentare il ritmo e per salvare (nella toilette, naturalmente), ma una volta varcata la soglia, non c’è davvero tregua. Buona parte del merito va al sistema di controllo, che sfrutta a dovere il sensore di movimento del Nintendo Wii e trasforma ogni missione in una prova per i riflessi e per la coordinazione. Eseguire le spettacolari mosse mortali ad esempio, che fanno esplodere i nemici in monetine seguendo volta per volta le indicazioni che compaiono sullo schermo. Il risultato finale non può che essere esilarante. Anche perché in No More Heroes la violenza è sempre alleggerita da situazioni paradossali e dialoghi surreali. Tutta un’altra musica rispetto ai toni cupi di Killer 7, dove Suda e soci avevano affrontato a modo loro il tema del terrorismo e della guerra. No More Heroes invece si limita a descrivere il piccolo mondo di Travis e la sua ascesa. Il messaggio di fondo? Semplice: lavora sodo, falli fuori tutti e finalmente sarai il numero uno.

FONTE: xl.repubblica.it